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BATMAN, PEPSI, HULK… E TUTTI I SOPRANNOMI ROLEX

BATMAN, PEPSI, HULK… E TUTTI I SOPRANNOMI ROLEX - EVASART
 

Vi sarà già capitato di sentir parlare di orologi con nomi che non gli appartengono, spesso dovuti ad una combinazione cromatica che rimanda a qualcosa che fa parte della nostra vita quotidiana.

Secondo voi per quale motivo c’è questa necessità, soprattutto quando si parla di Rolex, di accostare un determinato modello, per fare un esempio, ad un supereroe? Che sia per motivi di rivendibilità? Per incrementare l’appetibilità e la popolarità del modello? Oppure è solo un modo per far capire più velocemente di che orologio si sta parlando?

Ma la vera domanda che vogliamo porvi è: quanti di questi soprannomi conoscete?

Oggi, noi di Italian Watch Spotter, vi presentiamo una lista dei modelli più famosi che, con i loro nomi, fanno impazzire il mercato, tanto dal punto di vista della reperibilità quanto da quello dei prezzi.


Rolex GMT master “Pepsi”

Forse il più famoso, probabilmente tra i primi ad essere battezzato con un nome che in realtà non gli appartiene.

Possiamo definire “Pepsi” tutti i Rolex GMT Master che presentano un inserto ghiera di colore rosso e blu. Naturalmente l’accostamento con il nome è nato in seguito alla palese somiglianza cromatica tra il logo della famosa bevanda statunitense e l’inserto ghiera stesso.

Diverse sono state le referenze a montare questo tipo di inserto. Si comincia con il 6542, il primo GMT Master sviluppato da Rolex in collaborazione con la Pan-Am nella metà degli anni ’50, di cui potete trovare un prezioso approfondimento sul nostro sito.

Una particolarità per cui ricordiamo con gioia questo gioiello degli anni ’50 è il suo secondo nome, “Pussy Galore”, derivante dalla Bond girl che lo indossò nel film di 007 “Goldfinger”.

Oggi, Rolex ha ancora in catalogo un “Pepsi“. Si tratta del GMT Master II referenza 126710BLRO presentato in versione super jubilè in occasione di Baselworld 2018. (Lo potete vedere nella prima foto in alto, sopra il “Pussy Galore”)

Il prezzo di listino di questo moderno GMT è di 8.600€ ma lo troviamo sul mercato a prezzi che si aggirano intorno ai 18.000€-19.000€. Per i prezzi e le curiosità relative invece alle vecchie referenze, vi invitiamo a leggere la prima parte della storia dei GMT, in attesa della seconda che uscirà presto.


Rolex GMT master “Batman”

Rimanendo sempre in tema Rolex GMT Master, ecco una seconda variante cromatica del modello, questa volta con inserto ghiera di colore nero e blu: il “Batman”. Chiaro il collegamento con il supereroe della DC Comics, che sfoggiava in ogni sua impresa, il suo caratteristico costume nero e blu.

È curioso sottolineare che questa variante cromatica è sempre stata in secondo piano rispetto al sopra citato “Pepsi” ma, in seguito alla sua uscita di produzione (stiamo parlando della vecchia ref.116710BLNR), il suo valore è notevolmente aumentato. Possiamo trovarlo sul mercato ad un prezzo di circa 14.000€ -15.000€.

A Baselworld 2019, Rolex presenta il suo erede anch’esso in versione super jubilè: la ref. 126710BLNR.
Come ci si poteva aspettare, il prezzo di mercato si discosta molto da quello di listino che è di 8.600€ a causa della scarsa reperibilità. Possiamo trovarlo quindi circa a 17.000€-18.000€.


Rolex GMT master “Coke”

Forse il meno apprezzato della serie GMT “colorata”, ma pur sempre meritevole di un soprannome.

È una variante del “Pepsi” che presenta un inserto ghiera rosso e nero. Il nome deriva dalla somiglianza cromatica con il logo di un altro colosso delle bibite gassate, la Coca Cola.

A differenza dei precedenti, il “Coke” è reperibile solamente nella versione con inserto in alluminio e si può trovare sul mercato ad un prezzo di circa 10.000€.

Questa configurazione fu inoltre la prima ad apparire sulla serie GMT-Master II, nato nel 1983, che prende, oltre a quello della bibita, anche il nome di “Fat Lady”, per via della sua nuova cassa più spessa con lunetta e corona più grandi. Inutile dirlo, si parla di “Fat Lady“, ovviamente, solo se con inserto ghiera “Coke“.


Rolex GMT master “Occhio di Tigre”

Probabilmente il più bel GMT in versione acciaio-oro.
Stiamo parlando del Rolex GMT Master ref.16713, comunemente detto “Occhio di Tigre”, o anche “Rootbeer“.
Il primo nome deriva dalla sua composizione cromatica, che richiama quella di una preziosa pietra denominata appunto “Occhio di Tigre”.
Rootbeer” invece riprende il colore della “birra di radice“, una bevanda largamente consumata negli Stati Uniti, dal caratteristico tono marrone.
Il 16713 risulta essere uno dei GMT vintage più ricercati sul mercato, con un prezzo da reseller nell’ordine degli 11.000€-12.000€, cosa che non ci sorprende affatto.


Rolex Submariner “Hulk”

Continuando sulla scia dei supereroi, questa volta però di Marvel Comics, incontriamo uno dei Submariner più in voga in questo momento: il famoso “Hulk”.

Non è difficile capire da dove derivi questo suo soprannome, essendo il modello caratterizzato da un quadrante ed una ghiera ceramica di colore verde. Il Rolex Submariner ref. 116610LV “Hulk” è ancora disponibile nei cataloghi Rolex, ad un prezzo di listino di 8.300€, ma risulta essere anch’esso di difficile reperibilità. Il suo prezzo da reseller ne risente parecchio, ed è nell’ordine dei 13.000€-14.000€.


Rolex Submariner “Anniversario”

Questa particolare referenza venne presentata e commercializzata nel 2003 con il dichiarato intento di festeggiare i 50 anni dalla nascita del Submariner, introdotto nel 1953.

Vanno a distinguersi però due versioni di questo Submariner ref. 16610LV, che riportiamo di seguito, entrambi con due particolarità in comune, ovvero indici delle ore e lancetta dei minuti maggiorati, come nello Yachtmaster.

“Fat Four”

È la prima versione, nota ai più per il numero 4 sulla ghiera, differente dalla successiva versione. “Fat four“, come si può vedere, è proprio per via del numero, la cui punta sembra tagliata o schiacciata, rispetto a quella del successore.

Altre referenze sono riscontrabili nei caratteri della ghiera, nella scritta “Swiss Made” e nell’assenza del RRR, che è l’anello, sopra il quadrante, con le scritte Rolex ripetute.

“Kermit”

Fratello minore del “Fat four“, è la versione successiva, commercializzata circa dalla seconda metà del 2004. Presenta il moderno anello RRR, scritte più grosse sulla ghiera, grafiche più marcate sul quadrante e una scritta “Swiss Made” con diversa disposizione rispetto al Submariner “Fat four”.
Lo scherzoso nome “Kermit” deriva dal ranocchio “Kermit the frog”, personaggio dei Muppet, protagonista di numerosi meme sul web e disegnato da Jim Henson.

Tenete comunque presente che, sia per il “Kermit” che per il “Fat four” possiamo comunque parlare di Submariner “Anniversario”, nome dettato unicamente dalla ref. 16610LV.

Benché la somiglianza sia molta, i prezzi per questi orologi sono abbastanza diversi. Il “semplice” “Kermit” si aggira attorno ai 15.000€, mentre il “Fat four” è pressochè introvabile sotto i 20.000€.
(La variabilità dei prezzi di ciascuno dei due dipende ovviamente dalle condizioni e dal corredo.)


Rolex Submariner “Puffo”

Tra i meno visti sui polsi degli appassionati, forse per il prezzo (listino 34.400€), forse per il mercato molto ristretto. Stiamo parlando del Rolex Submariner ref. 116619LB denominato “Puffo” (in inglese “Smurf”) per via del quadrante e della ghiera in ceramica, entrambi di colore blu.

Risulta essere l’unico Submariner presente nei cataloghi Rolex ad aver bracciale e cassa totalmente costruiti in oro bianco. A differenza dell’”Hulk“, è possibile trovarlo da reseller ad un prezzo inferiore rispetto a quello di listino, intorno ai 28.000€-29.000€.


Rolex Submariner “Polipetto”

credits: Phillips

Ve lo ricordate? Lo abbiamo menzionato tra i nostri lotti preferiti delle recenti aste di Ginevra.

La denominazione “Polipetto” è facilmente comprensibile guardando il quadrante, che mostra il distintivo del Nucleo Sommozzatori, per l’appunto un polpo. Per altre curiosità su questo speciale Rolex Sea Dweller, o anche solo per sapere il prezzo a cui è stato battuto, rimandiamo al nostro precedente articolo.


Rolex “Padellone”

credits: Phillips

Sicuramente le masse conoscono Rolex per i suoi orologi più famosi, solitamente diver, cronografi o segnatempo con la data. La ref. 8171 però ha qualcosa di più di una semplice finestrella per il giorno…

Si tratta infatti del primo orologio davvero complicato di Rolex, prodotto per soli 4 anni, tra il 1948 ed il 1952, con cassa oversize (38mm) da cui l’appellativo di “Padellone“.
Monta un movimento automatico (cosa sorprendente per un calendario annuale) ed è stato prodotto in un migliaio di esemplari, prevalentemente in oro giallo ed acciaio, rendendo l’oro rosa più raro.
(Il solo appellativo Perpetual è dato dal fatto che non usa la cassa Oyster. Non è quindi un Bubbleback, anche se ha una bombatura sul centro del fondello.)

Il Rolex 8171 è sicuramente tra i più apprezzati dagli appassionati, viste le sue dimensioni pressoché perfette, il periodo storico e la complicazione. Per questa ragione gli esemplari migliori sono spesso venduti alle aste, con cifre a cinque zeri, che svettano quasi al milione per alcuni pezzi.

Rolex “Stelline”

credits: Christie’s

Mentre nel 1952 il pugile Rocky Marciano vinceva il titolo di campione del mondo diventando una stella dello sport, a Ginevra erano ben altre le stelle su cui si concentrava Rolex.
Con l’introduzione della referenza 6062, Rolex, da sempre alla ricerca di soluzioni semplici ed innovative, decise di andare controtendenza realizzando uno degli orologi più complicati della sua storia, ben diverso dal precedente ref. 8171.

Racchiusa in una cassa Oyster da 36 mm con corona twinlock (dunque impermeabile), si trovava un calibro A260 capace di regolare un calendario annuale con data, mese e giorno, contemporaneamente ad un calendario di fasi lunari. Eppure non fu tanto questa straordinaria complicazione a stupire i collezionisti e a farli innamorare ancora oggi, bensì la curiosa forma a stella degli indici orari, che gli fece immediatamente guadagnare il soprannome di “Stelline”.
E stellare è anche il suo prezzo, con stime d’asta sempre comprese tra 1 e 2 milioni di euro.


Rolex “Ovetto” e “Ovettone”

Che si parli di “Ovetto” o di “Ovettone“, ci si riferisce sempre al Rolex Bubbleback, traducibile in italiano come “fondello bombato“, da cui entrambi prendono il nome.

Il Bubbleback fu il primo orologio Rolex, presentato nel 1933, ad essere davvero subacqueo (non “diver“), e non solo resistente all’acqua. (Vuoi scoprire di più su questo argomento? Abbiamo un articolo che fa per te qui!)

La sua fortuna non risiede però unicamente in questo: nel 1931 la maison brevetta il primo movimento Oyster Perpetual. È un grosso salto di qualità per il brand, che oggi è quasi sinonimo di “Oyster Perpetual”. Il primo segnatempo a montare suddetto movimento è proprio l'”Ovetto“, il cui fondello bombato serve proprio a lasciar spazio al rotore.

Passiamo ora alla distinzione tra “Ovetto” ed “Ovettone“.
Il primo, l'”Ovetto” ha una cassa da 32mm ed è il più antico dei due, reperibile in diverse configurazioni tra secondi al 6 o centrali, con o senza radio, cassa in oro giallo, rosa o acciaio e moltissime altre caratteristiche, che variano da referenza a referenza e da modello a modello.
L'”Ovettone” invece è successivo, introdotto nel 1945, e farà da apripista al Datejust, modello iconico di casa Rolex. (Alcuni, come quello in foto, saranno infatti già dotati della scritta “Datejust sul quadrante.)
Questo orologio, la cui cassa diviene di 36mm, monterà la data già dalla prima referenza 4467 (benché esistano Ovettoni senza data), divenendo un orologio molto diverso dall'”Ovetto“, con cui ha in comune solo la forma del fondello.

Le quotazioni di questi modelli sono quanto di più variabile ci sia, partendo da un minimo di poco più di 2.000€ per arrivare sopra i 30.000€. La variabilità dipende soprattutto dalla conservazione, dalla coevità, dal corredo e dal quadrante.


Rolex Texano

Uno dei Rolex più strani e rari in assoluto, con stime che parlano di 1000 esemplari in oro giallo ed appena 100 in oro bianco. Animato dal movimento Beta21, sviluppato da un consorzio di 20 brand svizzeri (tra cui Rolex) con l’obiettivo di rispondere alla crisi del quarzo giapponese, la ref. 5100 ebbe una brevissima vita tra il 1970 ed il 1972.
Dal design chiaramente anni ’70, la sua linea spigolosa in pesante oro massiccio ha subito ricordato ai collezionisti il carattere ruvido ed eccessivo di un ricco magnate del petrolio texano, definendo così il suo soprannome.

Se cercate il perfetto orologio da abbinare al vostro cappello e stivali da cowboy, potete aggiudicarvi un esemplare in oro giallo tra i 15.000-18.000€, se preferite invece un rarissimo Texano in oro bianco, le quotazioni stanno stabilmente sopra i 100.000€, unicamente all’asta.


Rolex Daytona “Paul Newman”

Il Re dei Rolex Daytona, nato con la referenza 6239 è ad oggi il fiore all’occhiello di qualsiasi collezione di vintage che voglia far parlare di sé.

Il nome deriva, ovviamente, dall’attore Paul Newman, che era solito indossarlo soprattutto in auto. Come per il “Polipetto”, anche per questo capolavoro abbiamo scritto un articolo della rubrica Vintage Watch Spotter in merito, che trovate qui. Se invece volete imparare qualcosa in più sui Daytona, trovate la prima parte della Guida ai Daytona sul nostro sito.

Lo possiamo trovare in diverse configurazione e a diversi prezzi, ma vedremo tutto questo in un prossimo episodio…


Rolex Explorer II “Steve McQUeen” a.k.a. “Freccione”

È ancora la volta di un attore, ma non solo, per questo Rolex Explorer II.

Per un qualsiasi appassionato è impossibile confondere l’Explorer II, con la sua tipica lancetta colorata a forma di freccia, divenuta ormai iconica tanto da dare un soprannome al modello.

Dal 1971 in poi, il Rolex Explorer II ref.1655 passa alla storia come “Freccione”, per poi divenire “Steve McQueen”, dal celebre attore. La più grossa particolarità di questo nomignolo risiede però nel fatto che Steve McQueen non è mai stato visto con l’orologio al polso, bensì abbiamo diverse foto che lo ritraggono con un Submariner.

Per chi se lo fosse chiesto, il Rolex Explorer II ha una complicazione molto semplice. Accanto all’ora comune, con ore, minuti e secondi, la lancetta arancione (indicata come di colore rosso sulle prime pubblicità dell’epoca) segna il momento della giornata nelle 24 ore, così da capire se è giorno o notte in qualsiasi situazione.

Le quotazioni nel mercato odierno si aggirano sopra i 15.000€, benché possiamo considerare il 1655 sullo stesso piano di orologi come il sopra citato “Paul Newman”.


Sebbene il legame tra orologi, fumetti e bibite gassate non sia ben marcato nella storia come quello con gli attori, i nomi che vi abbiamo presentato sono una dimostrazione pratica di come l’orologeria si intrecci alla vita quotidiana non solo con il suo uso e ruolo.
Per tutti i vostri amici curiosi, per voi e per chi ancora si sta approcciando a questo mondo, speriamo di aver fatto chiarezza e, perché no, di aver portato un sorriso.

E voi? Ne conoscete altri?

 

 

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